Vita
Silvio Muzii nasce a Roma nel 1927. Sin da giovane manifesta una grande passione per la letteratura,
in realtà ha interessi ben più vasti.
Si laurea in lettere antiche, ma presenta una tesi su un autore distante dai classici, Petrarca: infatti i suoi interessi sono orientati verso orizzonti più ampi di quelli stabiliti dai corsi universitari.
Definire Silvio Muzii un letterato e un filologo sarebbe banale e riduttivo. La sua spiccata capacità nell’affrontare e analizzare temi e realtà complesse, per mezzo di una cultura vastissima, fanno di lui una personalità davvero fuori dal comune: una figura eccellente, nel campo della speculazione umanistica.
Muzii insegnò a lungo e con passione nei licei della capitale, fino a diventare Preside del “Pilo Albertelli”.
Molti suoi allievi lo ricordano ancora con affetto, ma soprattutto con gratitudine e stima.
All’attività didattica, seppe affiancare sempre un intenso impegno di studio e di ricerca, che gli valse applausi nelle innumerevoli conferenze che era chiamato a tenere in filologia classica, letteratura greca, latina, italiana e in molti altri campi del sapere umano.
Silvio Muzii non è solo un filologo classico, soprattutto un grecista, ma anche uno studioso di storia universale e un profondo conoscitore della storia della filosofia, delle religioni, dell’arte e della musica. Nel corso della sua vita raccoglie con passione e metodo una vasta e preziosa collezione di libri e di dischi, che costituiscono un autentico patrimonio culturale.
All’età di settanta anni, una malattia insorta quasi improvvisamente lo conduce a morte nell’arco di poco tempo. E’ il 1997.
Durante la sua lunga vita di studioso Silvio Muzii aveva accumulato una incredibile quantità di testi, tra cui molti libri rari e antichi. Con il tempo la sua biblioteca divenne lo specchio della sua personalità culturale.
La sorella Clelia, consapevole di questo, alla morte del fratello capì subito che questa biblioteca non doveva in alcun modo essere dispersa e che nello stesso tempo doveva continuare ad essere strumento di studio per altri.
Fu così che la sua decisione di donare questo importante Fondo ad una biblioteca pubblica costituì l’atto più appropriato per onorare la memoria del fratello e ricordare il suo operato.
Appena un anno dopo, il 14 febbraio 1998 venne inaugurato il Fondo Muzii custodito nella Biblioteca Comunale della città di Segni.
Silvio Muzii è stato anche uno studioso e un appassionato di musica, la sua vasta e preziosa collezione di dischi, in parte ereditata dalla moglie Adriana Bruers, venne anch’essa affidata ad una importante istituzione musicale: l’Oratorio del Gonfalone, a Roma.