10-09-2015 -- V° giorno del settenario di preghiere alla Madonna Addolorata --- Fedeli alla messa delle 18.00
L'11 settembre del 1966 il papa Paolo VI venne a Segni.
A lato della chiesa di S. Maria degli Angeli, prospiciente il corso Vittorio Emanuele II, fu allestito un altare. Al centro fu innalzato il Crocefisso, alla sua destra l'immagine della Madonna Addolorata e alla sinistra il busto di San Bruno. Don Bruno, Lunario Romano 1992 |
Dichiarazione autografa dei fatti del 25 maggio 1915
“Per la verità e sul mio onore di gentiluomo posso dichiarare che recatomi per curiosare sabato 22 corr. alle ore 9 e minuti nella chiesa del Gesù ho dovuto constatare che la immagine della Madonna Addolorata che ivi si venera muoveva gli occhi dall’alto in basso in modo e maniera di spasmo. Nel primo momento ho creduto trattarsi di fenomeno di luce ma, spostandomi in vari punti, ho dovuto convincermi che il movimento della pupilla e della cornea era vero, reale, indiscutibile. Da che il fatto dipenda io non so e no voglio sapere; il fatto esiste”. Don Bruno, Lunario Romano 1992 |
L’oggetto sacro più caro ai segnini è un dipinto ad olio su tela, alta cm 70 e larga 55 cm, che raffigura la Vergine Addolorata.
Maria soffre, ma i suoi occhi non esprimo dolore, bensì abbandono ed estasi, nonostante la spada vada a conficcarsi nel petto….le lacrime stillano dalle pupille rivolte in alto. Il quadro è molto simile ad un dipinto della scuola del Reni “La Vergine in contemplazione” custodito negli Uffizi di Firenze, ad eccezione della spada, le lacrime e i punti luminosi sulle pupille. Anche i colori sono simili ma diversi: il manto azzurro è più scuro, la veste è rose e il volto è pallido. Eppure quegli occhi miracolosi si sono mossi più volte nel corso dei secoli: nel 1794, nel 1846 e nel 1915; questo evento più recente è anche il più attendibile perché documentato da 49 testimonianze di cui 44 emesse a voce, previo giuramento davanti a membri del tribunale, come raccontato in un fascicolo conservato nell’archivio della Curia Vescovile. Quest’anno ricorre il centenario di quel miracolo dell’immagine che i segnini hanno sempre venerato, fin dai tempi in cui i Padri Dottrinari nel 18° secolo costruirono la chiesa intitolata a Gesù e Maria, ma che per i fedeli è sempre stata la chiesa del Gesù. E’ il 22 maggio 1915. Alle nove del mattino pochi fedeli pregano in chiesa e notano il movimento degli occhi. Alle loro di stupore accorrono i vicini e i passanti, la chiesa si riempie di gente che per tutto il giorno e nelle ore successive nota il fenomeno: le pupille si alzano e abbassano, gli occhi si muovono e secondo alcuni testimoni, l’espressione della Madonna è sofferente, quasi presagendo i futuri lutti che porterà la Prima Guerra Mondiale (24 maggio 1915). La voce del miracolo si diffonde. Accorrono fedeli dal dai paesi vicini, cantando e pregando, insieme a molti curiosi analfabeti e acculturati. Ad avvalorare la veracità del miracolo è la testimonianza di uomini di cultura e professionisti, non certo abituati a frequentare la chiesa, anzi noti per il loro atteggiamento anticlericale. Questi, entrati in chiesa più per deridere i veggenti che per un atto di fede, constatano l’effettivo movimento delle pupille, anche spostando il loro punto di osservazione all’interno della chiesa. Uno di essi rimane tanto impressionato che corre a suonare le campane per chiamare gente. Le dichiarazioni autografate e rilasciate il 25 maggio 1915 si concludono così: “Il fatto per me è reale” Nei momenti difficili come le guerre, la siccità, le epidemie, i segnini hanno sempre fatto ricorso alla Vergine Addolorata. La chiesa del Gesù fu continuamente visitata da uomini e donne che imploravano la grazia per il ritorno dal fronte o dalla prigionia di figli, mariti e fratelli. A guerra finita si contarono le vittime ma molto più numerosi furono coloro che tornarono ai piedi della Madonna a deporvi ex voto per il ringraziamento allo scampato pericolo. Ogni anno la seconda domenica di settembre e la terza domenica di novembre, i fedeli acclamano la Madonna Addolorata con”Evviva Maria” o “Grazia Maria”in cattedrale, dove l’immagine viene trasportata per il settenario di preghiera per poi essere ricollocata alla chiesa del Gesù alla fine dei festeggiamenti. Nel 1905 l’immagine fu arricchita di una cornice di metallo dorato e fu incoronata con un arco di due fili d’oro sorreggenti sette stelle ugualmente d’oro. ( i sette dolori di Maria) . Nel 1988, quando il quadro fu restaurato, la corona aurea fu staccata dalla tela e fissata al cristallo che protegge il dipinto. Per approfondire: Bruno Navarra La Vergine Addolorata Segni, 1987 Il Santuario dell’Addolorata, Gruppo Culturale di Roma e Lazio, 1992 Segni dal 1797 al 2006, EDIVI, 2007, pag. 76 |
La processione:
dal Santuario del Gesù alla Cattedrale S. Maria Assunta Foto Colaiacomo |