1^ parte Tratto da "La Banda Musicale di Segni, di Francesco Canali La presenza di professionisti nel mondo musicale e il continuo fiorire di associazioni e gruppi musicali classifica Segni come paese “intenditore” molto attento al linguaggio musicale. Questo humus di cui è intriso il cittadino segnino, ancora oggi lo porta ad essere particolarmente attento a tutte le espressioni musicali; lo vediamo infatti assistere numeroso alle rappresentazioni del Collegium Musicum Segninum di cui è erede il M° Gabriele Pizzuti e il Coro Giovanile di Segni diretto da Don Franco Fagiolo. Vi sono poi gruppi come: “Quelli che il Canto” del M° Antonio Ciotti; i “J’arlero”, gruppo folcloristico e altre formazioni che negli anni si sono sciolte. Come non citare la “Bottega dei musici” diretta dalla Prof.ssa Paola Vittori che tanto ha dato e continua a dare nella formazione dei giovani aspiranti musicisti? E’ oramai da tre secoli che il popolo segnino segue le diverse forme del linguaggio musicale, affollando ogni angolo suggestivo della cittadina per gustare brani di Jazz, o opere liriche che da alcuni anni fanno cartellone fisso. Significative sono state le manifestazioni in cui hanno partecipato gruppi di livello nazionale e internazionale sia di Jazz che di musica classica. E’ proprio grazie a queste attività sopra citate che ancora oggi sono numerosi i giovani che frequentano i conservatori e si affermano nel mondo della musica, mantenendo sempre presente quell’humus musicale che da diversi secoli avvolge Segni. Tanto per non dimenticare o apprendere….. Al nostro, ( nostro perché segnino di nascita) S. Vitaliano Papa (30.07.657--27.01.672) viene attribuita l’introduzione dell’organo pneumatico nelle chiese per l’accompagnamento delle cerimonie nelle funzioni religiose; inoltre è ritenuto il principale restauratore del canto liturgico. E allora possiamo ben dire che la vena musicale è ben salda a Segni da oltre 16 secoli, anche se non é possibile documentare le attività musicali nei secoli precedenti l’800, in quanto un incendio all’interno del municipio (1911) distrusse tutti i documenti, e se ciò non bastasse durante il Sacco di Segni, oltre i documenti storici fino ad allora pervenuti dai secoli passati, bruciò quasi tutto l’abitato. Detto ciò non si può escludere che anche a Segni ci fossero formazioni musicali come i Bifori, peraltro ben documentate essere presenti nei paesi limitrofi. Ci limitiamo pertanto a documentare, elencandoli, i passaggi più significativi dell’evoluzione musicali, attraverso notizie attinte dall’archivio di Stato e privati cittadini.
1817 L’”Unione della banda musicale” di Segni richiede al Consiglio comunale un sussidio per l’acquisto di strumenti musicali. Il Consiglio approva e concede trenta scudi.
1829 I musici richiedono il permesso di indossare l’uniforme e presentano bozzetti per la scelta della divisa;
1834 In questi anni il Concerto diretto dal M° Luigi Ciminelli svolge l’attività oltre che a Segni, anche nei paesi limitrofi, ben figurando per la qualità dell’insieme;
1842 Il Concerto è sciolto
1853 Il Consiglio comunale istituisce sia una Cappella musicale che il Concerto (Banda) e negli anni a seguire i maestri furono:
M° Sileoni Luigi
M° Cecchi Nicola 1859-1863
M° Pascucci Cesare 1863-1867
M° Rotellini Filippo 1867-1869
M° Pascucci Cesare 1869……..
In questi anni, contrariamente alla Cappella musicale, il Concerto musicale attraversava una notevole crisi sia sotto l’aspetto organizzativo che concertistico. Si deve arrivare al ·1868 L’Amministrazione comunale ricostituisce il Concerto musicale e, contravvenendo alla norma che prevede il concorso pubblico, nomina il M° Pancaldi Vincenzo, originario di Anagni, Socio Onorario della Reale Accademia di Santa Cecilia e professore di trombone. Il nuovo Concerto musicale è composto di 26 elementi, oltre il maestro, tutti segnini: 5 possidenti, 4 studenti, 7 calzolai, 2 sarti, 1 vetraro,1 falegname, 2 fabbri, 1 sediario, 1 droghiere, 2 muratori. Viene nominato un consiglio di amministrazione e sono redatti tre Statuti. E’ iniziata una nuova era per il Concerto musicale segnino. Intanto il 20 settembre 1870 le truppe piemontesi entrano a Roma e annettono la Stato Pontificio al Regno Sabaudo. Anche per l’Italia inizia una nuova era. In questo periodo storico di acceso anticlericalismo, l’Amministrazione comunale è molto attenta a soddisfare la cittadinanza molto devota ma anche a non urtare la sensibilità della nuova classe politica non troppo accondiscendente alla rappresentazione del sacro. Infatti il Concerto musicale è oggetto di continue attenzioni da parte dell’amministrazione comunale fino alla nomina del nuovo Presidente, Cremona Filippo e confermando il M° Pancaldi Vincenzo quale direttore del concerto e della Cappella musicale. E’ il 30 novembre 1871 Dopo periodo molto intenso per la Banda segnina, il 1° aprile1874 il M° Pancaldi Vincenzo, senza apparente motivo è rimosso dall’incarico (forse un capriccio di qualche consigliere?).
Il Concerto sarà ricostituito il 1° febbraio 1876 E così, tra alterne vicende si arriva al 5 febbraio 1902 quando, d’accordo con il M° e avendo constatato “ il pessimo procedere del civico concerto” , il Consiglio comunale decreta lo scioglimento del corpo musicale, con diffida a riconsegnare gli strumenti.
Si tenta di riorganizzare la banda, ma il 24 maggio 1915 (entrata in guerra dell’Italia) il consiglio comunale dichiara “superfluo parlare di concerto e di musica stante la guerra” sciogliendolo definitivamente. Rimane in attività la sola Cappella musicale, per l’accompagnamento della funzioni religiose, la cui direzione è assegnata a don Iannucci Domenico ritenuto “conoscitore di musica, esperto organista e suonatore di piano”. Il Concerto musicale, ricostituito all’inizio del 1919 vede l’alternarsi di diverse direzioni:
M° Vari Saturnino dal 1919
M° Cremona Pio fino al 1923
M° Fagiolo Virgilio fino al 1927
M Caradonna Giovanni dal 1927 al 1929
M° Consiglio Giuseppe rinunciò dopo poco tempo
M° Guglielmo Ignazio dal 1929
Il 16 marzo 1933 il Consiglio Comunale dichiara sciolto il Concerto Musicale e costituisce la Banda del Dopolavoro assegnandone la direzione al M° Fagiolo Virgilio e il Comune mette a disposizione della nuova Banda “tutto lo strumentale e tutto l’altro materiale necessario”. Si riorganizzano così sia i concerti “obbligatori” da tenersi nelle ricorrenze sia civili che religiose, ma anche i tradizionali concertini d’estate dai primi di luglio fino alla fine di settembre; per deliziare i numerosi turisti che affollano il paese. Non manca purtroppo in questo periodo il condizionamento “ideologico” e la Banda resta senza il maestro. Ma comunque sono maturi i tempi per fare un salto di qualità: la Banda di Segni, e il Comune, sia per mantenere viva la secolare tradizione e sia per dare risposte alle continue e crescenti richieste della cittadinanza, il 28 dicembre 1933 “ritenendo necessarissime le tradizioni della Banda di Segni e soddisfare la naturale inclinazione dei nostri giovani alla musica”, nomina direttore della banda il M° Blonk-Steiner Scipione di Carlo, ritenuto meritevole per documenti esibiti e per assunte informazioni. Al M° è accordato uno stipendio annuo di L. 10.108,20 con l’obbligo di insegnare e fare anche scuola di musica ai giovani del paese. E così dal 1 gennaio 1934, con il M° Blonk-Steiner Scipione inizia una nuova e feconda era per la musica segnina.
La 2^ parte della storia continua con la Famiglia Blonk-Steiner Click here