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 Home scrittori                                                     Biografia di Fernanda Spigone                        La gaia mensa  (racconto sui Fregnaquanti)

Libro d'esordio di Fernanda Spigone , in 13 racconti.

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Queste animazioni  di  quotidiana esistenza, e di memoria comprendono l'elementare cognizione del racconto di Fernanda Spigone, l'oggetto sensoriale delle privatissime fantasie, la lingua diurna della materia discreta; il tutto collegato da un'esperienza dell'evocazione, i cui filtri diventano consapevole fiaba di ideologia culturale e di volti, e fondo di vita vissuta o spunto per intendere l'essere che partecipa in figure, personaggi di un attimo, o immagini della realtà abituale.
C'è nei tredici racconti - quindi - una strategia della misura inscritta - in parte omogeneizzata - all'idea del rapporto che ha la sensibilità con se stessa, senza gorghi colloquiali o pantomine superflue e, indubbiamente, priva di sghembi guizzi di letteratura, promossa opportunamente in occasioni distanti da qualunque caos o codice enigmatico..........                                                                                                                                                                                                                                   Domenico Cara   

Edizioni
Laboratorio delle Arti
Milano - 1993


In copertina Giuseppe Ghislandi 
detto Galgario
Ritratto di giovane

(Bergamo, Accademia Carrara)


Documenti 
di cultura Lepina n°41


Edizioni
La Vecchia Lizza Editrice
Collana Acquamarina
Marina di Carrara, 1997
In copertina:
dipinto di Bruno Recchia

                                                        Raccontare Segni in 33 poesie                     

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La ginestra di Fernanda Spigone sboccia da una fibra terragna parlante. Perché atavica. Perché intranea. Perché ascoltata. O quando un bombardamento propaga concentricamente i suoi cerchi frattalici..... come supplica a non dilaniare persone e cose. O nella traduzione di un fertile sentimento come l'amicizia indenne da vergogna. O nella riscoperta di una gestazione e di una nascita....
O nel ritorno all'apice del generale: appello ad una saggezza distribuita  serenamente tra eros e salubrità, tra calore familiare  e canto ispirato del cuore.
O dalla vibratilità coincarnata nel sito vissuto instancabilmente come nido.
                                                                                                   Paolo Broussard


30 poesie alla ricerca del vero, della bellezza e dell'amore

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Nei confini definiti, chiari, di una creatività letteraria, ove si contraddistinguono caratteri di purezza e di antiche passioni del nostro spirito, ci imbattiamo, nelle squisite pagine di questo libro, con una poesia nuova, che con forza vuole rimuovere le finitudini emotive del lettore e sublimarlo alla ricerca del vero, della bellezza e dell'amore. Diventa, così, esso, un contributo efficace alla spinta che ognuno di noi si accinge a dare al raggiungimento dello stesso proposito.
Opera, infatti, non comune quella di mettere a disposizione del patrimonio spirituale della società, idee e pensieri, con i quali si vuole lanciare un "messaggio" all'evoluzione della nostra storia. 
                                                                                                                   Federico Gabrieli

Editore
Federico Gabrieli

DOMUS CALLIOPE
Nuova cultura letteraria
           nella 
CULTURA EUROPEA


Copertina di
Loengrin



Edizione


Arteuropa

Roma 2002




In copertina 
"La fata Turchina"
di Antonella Cappuccio

L'amore, il filo, il tempo: un concerto di emozioni , note di bellezza e amore - una musica d'insieme

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Se fosse possibile configurare un femminismo letterario(senza correre i limiti di un "femminismo" storico/obsoleto) che trova nel verso espressione, potremmo individuare forme e finanche esempio in questo testo. Qui i sentimenti sono effetti di ricerca di un sé/donna, qui si rinvengono timori, pudori e slanci di consapevolezza femminile, qui si scioglie l'enfasi/nostalgia del sentire, del percorrere la memoria (anche quella del viaggio), qui è possibile rincorrere (e qualche volta riprendere) il passato, non soltanto quello d'amore e, per converso, risiedere nel luogo aurorale della perdita e della speranza: così è l'espressione poetica della Spigone.......
E il testo poetico c'è: delinea un profilo lirico che pervade i versi di ieri e di oggi. Un canzoniere, quindi, che viene presentato qui di seguito il quale  profonde un proprio senso di vita e di fede, confortata da una solitudine (poetica) che prelude a un amore ulteriore, quasi senza sosta e come se fosse senza possibilità di una fine.                                                                                  Natale Antonio Rossi


L'altra gioventù:       Da Segni - una fuga dall'immediato ritorno

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"L'altra Gioventù" di Fernanda Spigone mette a confronto due mondi: quello dell'erotismo e quello del sentimento; più precisamente il sentimento scopre l'erotismo senza esserne sopraffatto. Questa considerazione non nasce da una impostazione moralistica, bensì dalla constatazione che la graduale scoperta della libertà sessuale metropolitana da parte di una giovane provinciale conduce, questa volta, a un possibile equilibrio dell'animo e prelude a una futura possibile maturità. In questo itinerario, certamente sofferto, si cela forse il segreto di tanti sessantottini che alla loro stagione di contestazione globale, di eversione a tutto campo, hanno fatto seguire un rientro nei ranghi talvolta, contraddittoriamente eccessivo. Nel romanzo della Spigone il finale è aperto come si conviene a ogni avventura umana e come è il destino della vita di ciascuno di noi, storia incompiuta, e la cui conclusione definitiva appartiene a un enigma inesplicabile.                                                                                                                                                                                                                                                             Turi Vasile

All'insegna di pagine lepine

Edizioni EVA
Venafro -Is   2005

In copertina

"Situazioni urbane"
di Luciano Lombardi


Editore
MEF
L'autore libri 
Firenze, 2006



In copertina 
Mef studio

I Cavalieri della Valle del Sacco:   Solidarietà - amore - pace

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Due racconti:
1- "Il bambino che volle essere re" ci porta in Africa tra animali e le questioni legate al sottosviluppo.
....Sulla lavagna il suo amichetto Simons lesse a voce alta:<La maestra è senza voce.  Scrivi cinque possibili cause.>
Mentre tutti scrivono, Loris guardò la maestra: non era più la solita brunetta fra il grazioso e il bruttino, occhialuta, ma era solo un'enorme bocca che si muoveva senza emettere alcun suono..........
....Eppure Loris, in quel teatrino di labbra, lesse un messaggio ben preciso: "Loris, tu che ami la natura, esci dall'aula, esci dalla scuola, vai a fare una bellissima passeggiata lì dove le mura ciclopiche cingono il nostro paese, vai a rincorrere le lucertole che guizzano rapide per poi scomparire fra le crepe dei muretti, corri sul monte Pianillo: Sotto di esso c'è una multicolore vallata. Tu, in alto sul monte, sarai il re; in basso , il popolo della Valle del Sacco ti obbedirà".
2- "Rikardo ha paura del mare" tratta il difficile tema dell'emigrazione.
....."Come? Hai visto mio figlio? Dove si trova? Oh, ma è in salvo dunque!" l'investi la Lepre......
...Un crepuscolo dorato scese dal pianoro quella sera, a coronare un giorno felice durante il quale il cuore della Lepre smise di essere dolente.....
 Fra un po' l'avrebbe rivisto correre e saltare per il pianoro e raccontare agli amici, nelle serate di luna, le meraviglie del mare.



ggira la ròta-    tra ambiente, paesaggi, persone: i segni di Segni

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Il contenuto del libro si ispira al luogo nativo percepito quale immensa fucina originaria dalla quale tutto prende forma ed alla quale si va continuamente ad attingere. Il paese non è carpito unicamente nella sua dimensione fisica spazio-temporale ma soprattutto nel suo configurarsi quale palcoscenico in cui si muove un popolo di personaggi verso i quali è bello tornare con il ricordo, percorrendo così sentieri naturali intrecciati a sentieri interiori  e mentali

Edito con il patrocinio di 

Comune di Segni
Provincia di Roma
Regione Lazio


In copertina:
M. e V.  Vari

Edito in proprio



In copertina:
"La guerra di Marc Chagall"
Parigi, Musée d'Art Moderne

Il delitto di Ponte Pelagio di Orlando Panetta a cura di Fernanda Spigone

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Nel portare alla luce questa opera, la Spigone ripropone il manoscritto così: un racconto rielaborato su un fatto vero del quale non si vuole più parlare.
Lo ripropone come una scrittura all'incrocio di un trivio: fonti orali, "cunti" e cronaca vera.
Panetta si muove in un tessuto sociale comune sia allo scrittore sia alla materia che rappresenta e questo gli permette una descrizione abbastanza veritiera del contesto sociale in cui la storia si cala.
Questo romanzo si inserisce a pieno titolo nel filone letterario del Verismo, avendone tutte la caratteristiche


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"In questo modesto lavoro ho cercato di recuperare qualche filastrocca della mia infanzia, qualcuna corta qualche altra un po' più  lunga facendomi aiutare da chi, come me, ha sempre vissuto la magia delle  nenie, purtroppo oggi sono in poche a ricordarle ed allora proprio per salvarle dalla sepoltura del tempo sarà di utilità il presente volumetto".                                                                                                                                                                                                  L'autrice Fernanda Spigone

Le filastrocche ci arrivano dalla notte dei tempi, infatti nessuno sa con esattezza chi le abbia inventate e quando. Con certezza si sa che da sempre i bambini le hanno avute a loro disposizione, narrate e cantate dalle mamme e dalle nonne che, a loro volta, sono state bambine e le hanno ascoltate da altre mamme e da altre nonne, in una sorta di passeggiata all’indietro fino, dunque, ad arrivare alla notte dei tempi. I bambini di Segni non sono sfuggiti a questo affascinante passaggio di testimone, .................

Réssi réssi sole / co ssanto Sarvatore / portèva la mani ‘n pétto/ ‘n pétto la portéva / jo sole camminéva / camminéva ‘n Francia / ‘n Francia ‘glio giardino / la Madonna i glio Bambino!

Ppisa ppisèllo/ colore così bello/ la dì Santo Martino/ Martino la molénara/ che zzécca alla scala/ la scala i glio scalo/ la penna glio piccio/ scattola scattola vai pel mare/ bèlla zitèlla 'nciòcca piastrella/ figlia di re/ azza pète ca tocca a te!

Edito con il patrocinio 

del Comune di Segni, 2013



In copertina
Valeria Vari 
e il piccolo Ludovico Spigone

Le foto all'interno sono state concesse dal Gruppo Fotoamatori Segni

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Oh Segni Segni patria del mio cuore!
Vetrinetta delle genti segnine


Documenti di Cultura Lepina n. 123, 


Comune di Segni, 2014

......"Leggendo questa opera ognuno di noi ritorna al proprio nido, ............Tra le pagine si respira una quiete ritrovata grazie alla natura, al dolce passato che, attraverso le persone e i luoghi rivisitati si snoda fluido e vitale............
La Città di Segni, dunque, è ben lieta di accogliere questa opera, e tutti coloro che vorranno scoprire le sue intense pagine poetiche assaporando la dolcezza dei ricordi e la bellezza dei luoghi della giovinezza."
Ass. Cultura Cesare Rinaldi                                  Sindaco di Segni  Assunta Boccardelli

"I luoghi, dimore immortali delle genti, e seppur segnati dalle storie dei popoli, immutabili restano nelle loro architetture naturali............
.......Ed ecco generarsi quel sentire del poeta che nella magia del sentimento esalta l'amore per la sua terra".

                          Direttore della Collana di Storia e Cultura Lepina       Piero Cascioli




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