PAESI CHE SI AFFACCIANO SULLA VALLE DEL SACCO Visti da Segni (Pianillo)
Acuto - Alatri - Anagni - Bellegra - Capranica Prenestina - Castel San Pietro - Cave - Colleferro Ferentino - Fiuggi - Frosinone - Fumone - Gavignano - Genazzano - Morolo - Palestrina - Paliano - Piglio - Rocca di S. Stefano -Rocca di Cave - S.Vito Romano - Serrone - Sgurgola - Torre Caietani
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Storia
La nascita di Gavignano è comunemente legata al dominio romano. Ciò però non esclude che il paese precedentemente non abbia avuto vita. Alcune testimonianze, infatti, ci dimostrano come anteriormente alla colonizzazione dei Romani ( IV sec. a.c. ) le contrade di Gavignano fossero dominate da una parte dai Volsci, stabilizzati sul versante dei Monti Lepini e dall'altra dagli Ernici insediati alle pendici dell'Appennino laziale Meridionale. L'attuale fiume Sacco, allora denominato Tolero, divideva le zone di influenza delle due importanti città che si fronteggiavano dalle loro alture: Segni, dei Volsci e Anagni, degli Ernici. Il colle sul quale sorge oggi Gavignano ricadeva nella zona dominata da Segni, ciò non esclude che nei continui scontri tra le due bellicose popolazioni esso a volte possa essere caduto in soggezione di Anagni, nonchè il passaggio di appartenenza ora all'una ora all'altra città. La sottomissione riguardava però ancora il colle e non una zona abitata non ancora esistente. Numerose ipotesi si hanno sulla nascita sotto i Romani di Gavignano, la prima si pensa possa essere legata alla figura di Gabinio, valoroso soldato romano che aveva partecipato alla battaglia di Mario contro Silla, altre vogliono Gavignano fondata da parte di un cittadino dell'antica Gabi, colonia romana non lontana da Preneste ( l'attuale Palestrina ), altre ancora vogliono che a fondare Gavignano sia stato Aulo Gabinio, senatore romano, appartenente alla 'Gente Gabinia'. Resta certo il fatto che nel I sec. a.c. le più facoltose famiglie romane erano solite edificare le loro residenze di campagna in questi luoghi. Nelle contrade gavignanesi si ha notizia di una villa di Giulio Cesare, la ancora oggi denominata "Ruscigli" derivante etimologicamente, con molta probabilità da "Rus Juli" ovvero Villa di Cesare, o secondo altri appartente alla 'Gente Roscio' situata oggi nel complesso di Rossilli. Della villa, probabilmente distrutta durante un incursione dei Vandali nel 455 d.c. rimangono tuttavia resti notevoli, tra cui architravi, capitelli, murature in 'opus reticolatum' e mosaici. Si hanno inoltre notizie di un possedimento di Pompeo Magno nella zona ancora oggi denominata Villa Magna, di una residenza di Aulo Gabinio, Villa Gabinia in quella che oggi è Fonte Meo. Il territorio gavignanese acquista rilevanza dal punto di vista politico nell'Alto Medioevo, in concomitanza con il sorgere delle prime strutture di tipo feudale. |
Le Cese
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