Monti Lepini
Artena - Bassiano - Carpineto Romano - Cori - Gorga - Maenza - Montelanico - Norma - Priverno - Prossedi - Roccagorga - Roccamassima - Roccasecca dei Volsci - Segni - Sermoneta - Sezze - Sonnino -Supino
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PROSSEDI
Le ORIGINI -Si ritiene fondata nell'VIII secolo dei fuggiaschi
privernati scampati alla distruzione della loro citta' da parte dei
Saraceni. Il nome originario di Prossedi fu quello di "Persei"
o "Brexei" Sorge su un colle che una volta aveva notevole
importanza strategica in quanto dominava l'unica via di comunicazione
fra la valle del Sacco e la Pianura Pontina.
Il paese sorge sopra una ripida collina ubicata sui Monti Lepini ed è ben visibile dalla Statale 156, a metà strada fra Priverno e Frosinone. È attraversato dall' Amaseno (fiume) e dal suo principale affluente, il fiume Monteacuto Giunti all'interno del borgo ci si trova in Piazza Umberto I° ove è visibile l'imponentePalazzo Baronale a pianta quadrata, che possiede un cortile interno con pozzo al centro. Monumento ai caduti delle guerre edificato nel 1922, rappresentato da una stele con all'apice un’aquila di bronzo All’imbocco del centro storico v’è una grande porta formata da un arco su cui è ubicato un grande orologio risalente al 1899. "La Loggetta", che risale ad epoca medievale, un tempo era adibita a mercato. Fuori dal paese, sulla strada che conduce a Frosinone, v'è una grande fontana fatta erigere dal Marchese Livio De Carolis nel 1727 in occasione della visita di Papa Benedetto XIII in quell'anno. Prossedi è stato fondato da un gruppo di abitanti dell’antica Privernum (Priverno) che vi si rifugiarono nel VII secolo d.C. Di questo fatto si ha testimonianza dal libro "La Regia & antica Piperno" di Fra Teodoro Valle da Piperno (1673) in cui si legge che, a seguito della distruzione dell'antica città che allora era ubicata in pianura, i suoi abitanti si divisero formando diversi gruppi che andarono a fondare alcuni importanti paesi di collina, quali Maenza, Sonnino, Roccagorga e, per l'appunto, Prossedi. La storia del paese è stata segnata da continui passaggi di proprietà tra famiglie nobiliari. 1125: annoverata fra le proprietà terriere di Papa Onorio I°. 1128: seguirono i Conti di Ceccano 1391: successivamente divenne di proprietà di Raimondo De Cabanis; 1425: ritorna poi alla famiglia Conti 1534: poi passa in mano ai Chigi di Siena 1544: passa a Luca De Massimi ed Anna De Massimi lo lascia in eredità a suo nipote – Cardinale Lorenzo Altieri 1726: diviene di proprietà del Marchese Livio De Carolis 1746: passa al Marchese Girolamo Belloni 1750: rientra fra le proprietà di Girolamo Altieri 1758: per ultimo, diventa di proprietà del Marchese Angelo Gabrielli Chiese
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