Monti Lepini
Artena - Bassiano - Carpineto Romano - Cori - Gorga - Maenza - Montelanico - Norma - Priverno - Prossedi Roccagorga - Roccamassima - Roccasecca dei Volsci - Segni - Sermoneta - Sezze - Sonnino - Supino
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CRONISTORIA DEL COMUNE DI ROCCAGORGA
800 - La leggendaria Gorga, proveniente dalla vicina Priverno Romana distrutta dalle truppe al seguito di Carlo Magno, si rifugia sullo sperone del Monte Nero dove edifica la sua Rocca, la Rocca di Gorga 1200 - Di piccola entità territoriale e demografica, il paese, che appartiene alla potente dinastia dei Conti di Ceccano di origine tedesca, si sviluppa come centro abitato soltanto nel 1200. Comincia così ad essere considerato proprietà alienabile tra le più grandi famiglie della nobiltà feudale del Lazio, protagoniste delle lotte politico-ecclesiastiche del tempo. 1300 - Tutti i beni e i diritti di Roccagorga passano alla S. Sede, un po' per donazione, un po' per confisca. Pervengono poi per successione alla contessa Margherita di Ceccano. 1378/1390 - Roccagorga passa in eredità a Raimondello, figlio della contessa Margherita; ma il paese gli venne confiscato dalla S. Sede perchè la madre aveva favorito, nel 1378, l'elezione dell'antipapa Clemente VII in contrapposizione al legittimo pontefice Urbano VI. 1401 - Raimondello viene reintegrato nei suoi possedimenti, dopo un solenne atto di sottomissione, dal pontefice Bonifacio IX successione di Urbano VI. 1431/1436 - Finisce il dominio dei Conti di Ceccano su Roccagorga. 1436 - Roccagorga diventa feudo della famiglia Caetani del ramo di Sermoneta. 1499/1500 - Il paese viene di nuovo confiscato, questa volta da Alessandro VI in lotta contro i Caetani, e assegnato al piccolo Rodrigo di appena 2 anni, figlio di Lucrezia Borgia. Tra i numerosi castelli confiscati, nella Bolla papale c'è anche il nome di "Roccam Ghurgam". 1503 - Roccagorga, passato il periodo turbolento dei Borgia, ritorna in possesso dei Caetani con un atto di giustizia di Giulio II. Per lungo tempo il paese viene coinvolto in una serie di lotte intestine tra i Caetani di Maenza e i cugini di Sermoneta. 1520 - Il famoso condottiero Giovanni Medici dalle Bande Nere, con una spedizione favorita dal papa Leone X, pone fine, una volta per sempre, alle pretese dei Caetani di Maenza verso i cugini di Sermoneta. Roccagorga e Maenza vengono assalite e saccheggiate. 1597 - I Caetani vendono Maenza a Giovanni Francesco Aldobrandini. 1617 - I Caetani vendono Roccagorga a Giovanni Francesco Aldobrandini. 1624 - La famiglia Ginetti di Velletri acquista dagli Aldobrandini la terra di Roccagorga per 33.000 scudi. Il secolo dei Ginetti viene ricordato per le numerose opere edili che hanno lasciato un'impronta indelebile nella costruzione (1699-1703). della chiesa dei SS. Leonardo ed Erasmo e in tutto l'assetto storico-urbanistico che forma ancora oggi il bello di questo paese. 1722 - Il feudo passa alla famiglia Orsini che lo acquista dal marchese Scipione Ginetti Lancellotti per 65.000 scudi. Protagonista di Roccagorga è i cardinale Domenico Orsini che riporta all'antico splendore i palazzo baronale con le sue 54 stanze. Dona alla comunità la chiesa dei SS. Leonardo ed Erasmo e firma un "aggiustamento" per risolvere il problema delle terre incolte, causa di continue liti, salvaguardando i suoi privilegi. 1798 - Viene piantato al centro della piazza Maggiore (oggi VI Gennaio) l'albero della libertà tra l'esultanza dei fautori che parteggiano per la Repubblica Romana - proclamata dei Francesi il 15 Febbraio 1798 - e l'ostilità dei fedeli legati allo Stato Pontificio. 1798 - La chiesa subisce il saccheggio dei soldati di Napoleone che requisiscono tutti gli ori e gli argenti, eccetto il busto di S. Erasmo riscattato dalle donne di Roccagorga. 1799 - Il sacerdote di Roccagorga, Don Domenico Vincenzo Troisi, professore universitario, fervente repubblicano, viene impiccato il 24 Ottobre a Napoli per aver partecipato alla proclamazione della Repubblica Partenopea. 1809 - Roccagorga fa parte dell'impero di Francia perchè Napoleone si annette con un decreto lo Stato Pontificio che viene diviso in Dipartimenti. 1811 - Roccagorga cambia padrone per il matrimonio di Maria Teresa Orsini che porta in dote il paese al principe Andrea Doria Pamphili. 1814 - Con la sconfitta di Napoleone lo Stato Pontificio, e quindi anche Roccagorga, ritorna ai Papi. Vengono puniti tutti i cittadini che hanno parteggiato per i Francesi. 1814/1816 - Si sviluppa in questo periodo il fenomeno del brigantaggio in Ciociaria. I briganti si nascondono a Sonnino, Maenza, Prossedi, Roccagorga. 1828 - L'11 Giugno 3 fulmini cadono su Roccagorga e colpiscono il palazzo baronale uccidendo 3 fanciulle che si trovavano in un'aula scolastica delle maestre pie. Questa notizia ce la fornisce il Dott. Telemaco Mataxà, medico condotto di Roccagorga (già nel 1708 un fulmine aveva colpito la cupola della chiesa). 1843 - Nel mese di Maggio i Rocchigiani sono benedetti dal Papa Gregorio XVI al quadrivio di Priverno dove viene eretto un obelisco di finto marmo recante iscrizione in greco, latino, italiano. Il Pontefice, diretto a Terracina, gradisce molto l'obelisco ed elogia l'artefice Ignazio Nardacci, cittadino romano domiciliato a Roccagorga. Il Nardacci, assieme alla altre autorità, viene ammesso al bacio del piede. 1870 - Dopo essere appartenuta ai Ceccano, alla Santa Sede, ai Caetani, agli Aldobrandini, ai Ginetti, agli Orsini, ai Doria Pamphili e dopo aver fatto parte della provincia ecclesiastica della Marittima, del Regno di Napoli, dell'impero di Francia, della Delegazione, Roccagorga è unita alla provincia di Roma. Con la presa di Porta Pia e il compimento dell'Unità d'Italia, cessa lo Stato Pontificio. Il paese è annesso al Regno d'Italia. Aggregata al Circondario di Frosinone, Roccagorga passa nel 1934 alla provincia di Littoria, dal 1945 Latina. 1909 - Il 14 Marzo un'altra scarica di fulmini si abbatte sul palazzo baronale e distrugge uno dei 6 parafulmini. La corrente fulminea investe le case vicine al palazzo, svuota 3 conche piene d'acqua, uccide un cane nei pressi di un camino e manda in frantumi tutti i vetri delle finestre. Questa notizia la riferisce il Prof. Ignazio Galli. 1913 - Quest'anno viene ricordato in paese per i tragici fatti del 6 Gennaio quando la folla, esasperata per gravi motivi sociali, si dirige verso il Municipio. Scoppiano tafferugli durante i quali le forze dell'ordine aprono il fuoco. Sette sono morti. Il capo del governo, Giovanni Giolitti, telegrafa al Sottoprefetto di Frosinone per dire che "La rivolta di Roccagorga contro la forza pubblica è un fatto così grave che richiede una esemplare repressione. Occorre quindi procedere ad arresti su larghissima scala di tutti quanti coloro che vi presero parte traducendoli alle carceri circondariali con la massima pubblicità affinchè la popolazione comprenda la impossibilità che una così selvaggia ribellione vada impunita". Benito Mussolini per fini politici porta a livello nazionale l'eccidio di Roccagorga e tiene banco per oltre un mese sulla stampa italiana. 1913 - Nel mese di Dicembre a Roccagorga arriva la corrente elettrica. Il paese è tutto illuminato. Sette anni dopo verrà collocato al centro della piazza il primo palo della luce da Bruni Bruno (Zi Bruno). 1918 - Alla fine della Prima Guerra Mondiale Roccagorga registra 53 caduti. 1918/1920 - La "Spagnola", una grave epidemia che uccide milioni di morti, non risparmia Roccagorga; numerosi sono le vittime. 1920 - Beniamino Rossi, eletto Sindaco il 10 Ottobre, apre il primo asilo infantile di Roccagorga e incarica Domenico Menta, Assessore Anziano, per la stesura dello Statuto. L'asilo viene affidato alle suore del Preziosissmo Sangue che lo gestiscono per oltre un quarantennio. 1936 - Il 10 Novembre verso le 12,45 un aereo da bombardamento S.81, facente parte di una pattuglia di 3 velivoli partita dall'aeroporto di Roma Ciampino diretta a Palermo, precipita sull'abitato di Roccagorga tra via Rattazzi e via C.Colombo, causando la morte di 12 civili e 4 militari. Il giorno dopo, nel tardo pomeriggio, Benito Mussolini che già conosceva il nome di Roccagorga per le note vicende del 1913, raggiunge il paese per rendersi conto del disastro aereo. In tale occasione gli viene concessa la cittadinanza onoraria con le seguenti parole:"L'amministrazione municipale con sommo consenso del popolo decretava la cittadinanza onoraria di questo Comune a Benito Mussolini Duce del Fascismo siccome all'Artefice Sommo della Salvezza della Grandezza e della Prosperità della Patria". 1943/1944 - Il paese è occupato dalle truppe tedesche che effettuano numerosi rastrellamenti. In una rappresaglia del 12 Aprile 1944 bruciano vivi i 2 fratellini Bartolomeo e Giovambattista Rossi. 1944 - Roccagorga, dopo una serie di cannoneggiamenti che provocano la morte di 24 paesani e 8 sfollati, è liberata dalle truppe alleate dirette verso Roma (siamo nel mese di Maggio). 1945 - Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Roccagorga registra 26 Caduti. 1958 - Il 6 Luglio nel giardino di piazza Risorgimento, in occasione del centenario delle apparizioni di Lourdes, viene collocata la statua della Madonna, dono dei cittadini residenti a Roma, alla presenza del cardinale Luigi Traglia. 1969 - Arriva l'acqua nelle case di Roccagorga. Viene raggiunto così l'obiettivo principale dal Sindaco Dott. Manfredo Tretola (medico per 40 anni in paese) "per la liberazione dall'ultimo concone sul collo-giogo delle nostre donne". Nel pomeriggio, afferma Ludovico Nicodemi, suonano le campane. 1989 - La chiesa di Roccagroga dei SS.Leonardo ed Erasmo subisce il più grave furto della sua storia. Vengono trafugate 4 tele d'altare, compresa quella della Crocefissione, la più importante, attribuita ad Antonio Gherardi, pittore reatino del '600. 1995 - Il giorno 8 Aprile vengono riportati a Roccagorga, dopo 54 anni, i resti mortali del soldato Saputo Pietro, morto in combattimento sul fronte russo il 7/12/1941. Il giorno dopo il popolo di Roccagorga rende omaggio alla sua memoria con una toccante cerimonia. 2001 - Il giorno 5 Giugno, nel 59° anniversario della sua morte, vengono traslate dal cimitero di Bobbio (Piacenza) alla chiesa di Roccagorga le Spoglie del soldato volontario Virgilio Di Fazio morto in concetto di santità il 5 Giugno 1942. 2003 - Il gas metano arriva a Roccagorga. 2003 - Con un recupero urbanistico tipologico, compiuto dal Comune su progetto dell'Architetto Ciotti Eros, tutta "l'area della piazza" viene riportata, fin dove è possibile, all'antico splendore che ha ridato al bello di questo sito un aspetto scenografico capace di appagare l'occhio in un sol colpo. Viene rinnovato anche il monumento ai Caduti di tutte le guerre. 2012 - Viene conferita al piccolo centro Lepino la medaglia di Bronzo al valore civile da Presidente della Repubblica con la seguente motivazione: Il piccolo centro laziale, distintosi in diverse occasioni per il generoso spirito di solidarietà, nel corso dell'ultimo conflitto mondiale, subiva la perdita di alcuni concittadini ed una feroce rappresaglia da parte dei militari tedeschi che diedero fuoco ad una capanna dove, intimoriti, si erano rifugiati due ragazzi, assistendo imperterriti al rogo ed impedendo loro di uscire. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor Patrio. 16 aprile 1944 - Roccagorga (LT) |
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