Monti Lepini
Artena - Bassiano - Carpineto Romano - Cori - Gorga - Maenza - Montelanico - Norma - Priverno - Prossedi - Roccagorga - Roccamassima - Roccasecca dei Volsci - Segni - Sermoneta - Sezze - Sonnino -Supino
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ROCCASECCA DEI VOLSCI
Frammenti di storia e cultura
Roccasecca dei Volsci custodisce gelosamente le sue origini avvolte nella leggenda, attraverso cui la mitologia è diventata storia. Il nome del paese non lascia scampo a dubbi: siamo nella terra dei Volsci, gente che fece del controverso rapporto con l’impero Romano uno degli elementi più importanti della propria identità. Considerata la "Terra dei Papi", dapprima fu un piccolo possedimento dello Stato Pontificio, poi fu approdo delle più antiche famiglie aristocratiche dell’epoca, i Conti di Ceccano, i Carafa, i Massimo, i Gabrielli. Numerosi sono i beni culturali che testimoniano questa lunga storia: le belle Chiese sparse sul territorio, l'imponente Palazzo Baronale della metà del Seicento ma anche importanti resti di vita romana, come l'acquedotto di San Lorenzo, i ruderi del porto presso il fiume Amaseno e di antiche ville in località Lucerna. Arte e storia ma anche paesaggi meravigliosi e verde incontaminato fanno di Roccasecca dei Volsci un luogo adatto anche agli amanti dello sport e della natura. Il verde degli ulivi della valle si unisce al verde dei boschi di castagno, olmi, carpini, lecci del Monte Arto di Pisterzo e del Monte delle Fate che circondano il paese. Immersi nella natura è possibile concedersi lunghe passeggiate attraverso i sentieri ben tracciati. La parte più alta è frequentata dai numerosi amanti del deltaplano e del parapendio. Da Monte Curio ogni giorno si vedono volare gruppi di acrobati dell’aria che altri non sono che cercatori di venti favorevoli e di panorami mozzafiato. Roccasecca dei Volsci, conosciuta come luogo di una profonda devozione che si concretizza con la presenza di numerosi luoghi di culto sparsi su tutto il suo territorio. Al centro storico troviamo: la chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, vera galleria d'arte; la chiesa di San Sebastiano con affreschi del santo ononimo, di S. Nicola vescovo e di S. Tommaso d'Aquino. Fuori dal centro abitato vi è la chiesa di Santa Croce; il tempietto di S. Raffaele (1659) con pregevoli affreschi della scuola di Domenico Zampieri detto il Domenichino; la chiesetta, a pianta centrale, di Santa Maria della Pace ubicata ai piedi della collina del paese, con l'affresco della Vergine con Bambino; il monastero di San Salvatore, le cui prime notizie risalgono all'XI secolo. Non solo luoghi di culto ma anche importanti eventi manifestano la profonda religiosità: come la famosa "Infiorata", che si tiene ogni anno nel giorno del Corpus Domini e visitata da numerose persone giunte nel bel paesino per la mirabile occasione. L’olio, il formaggio e le carni, sono la vera risorsa di questa comunità che da sempre hanno caratterizzato l’enogastronomia locale. Molti sono i piatti tradizionali come la minestra di fagioli con le cotiche, la tipica polenta con carne di maiale e broccoletti, i cecapreti fatti con acqua e farina, la “minestra marinata” ottima zuppa di verdure, gli “stracci”, una sfoglia con ragù e formaggio pecorino, il “canescione”, tipica pasta di pane farcita di ricotta. Particolare attenzione meritano gli allevamenti ovini e caprini, che godono di un ottimo ambiente che garantisce una eccellente qualità delle carni. Tra i dolci si distinguono per sapore e originalità i deliziosi mostaccioli, fatti con il miele e noci. Ogni anno il patrimonio culinario viene valorizzato e fatto conoscere ai turisti dalle numerose sagre come la "Sagra della Capra" e la "Sagra delle Caciottelle |